Una revisión de ricorso per cassazione



Tra Appello e Cassazione intercorre un termine più lungo nel caso di mancata notifica della sentenza di una parte all’altra; tale termine è di sei mesi dalla pubblicazione della sentenza, ossia da quando i giudici trasmettono la sentenza alla cancelleria della Corte d’Appello che poi la trasmetterà alle parti in causa.

Da ultimo, i successivi rilievi, che attengono a vizi relativi al giudizio svoltosi davanti agli organi giurisdizionali amministrativi, impar possono formare oggetto di esame in questa sede.

Il motivo è stato già proposto nei motivi d'appello e la Corte di merito ha risposto affermando che quanto sostenuto impar corrispondeva alla realtà, risposta con cui il ricorrente in questa sede impar si confronta, con conseguente inammissibilità per la assoluta genericità del motivo.

- deve essere notificato nel domicilio eletto dal ricorrente incidentale entro 20 giorni dalla scadenza del termine stabilito per il deposito del ricorso incidentale;

l’atto processuale inesistente è quell’atto che – per la mancanza di uno degli elementi costitutivi indispensabili per la loro identificazione come atti appartenenti ad individualidad dei tipi previsti dall’ordinamento- sono assolutamente inidonei a produrre alcun effetto, sostanziale o processuale, tanto da non poter essere presi in considerazione come atti di un determinato tipo;

); i riferimenti effettuati alla cattura di uccelli all'interno di un impianto soggetto a controllo da parte di organi pubblici che, in assenza di altri impianti analoghi nella zona, Cuadro compatibile con quello denominato (OMISSIS) in cui il M. svolgeva la attività di catturatore in ausilio di T.R., concessionario; che nelle intercettazioni telefoniche delle conversazioni tra i due si parlava del sistema che consentiva loro di occultare la condotta di reato di vendita degli uccelli catturati per come contestata in concorso.

Con il primo motivo il ricorrente denuncia nullità assoluta della sentenza impugnata per motivi attinenti alla giurisdizione e competenza ex art.

1.3. Quanto alla omessa motivazione sulla mancata assunzione di prova ritenuta rilevante, le risposte sono state fornite con motivazione immune da vizi logici sia dal giudice di primo categoría che dalla Corte d'Appello, che hanno documento conto della mancata richiesta del mezzo istruttorio e, comunque, della sua inutilità sulla pulvínulo delle risultanze istruttorie già acquisite ai fini della decisione, con conseguente motivata precisazione delle ragioni che non hanno indotto i giudici di merito ad attivarsi d'ufficio.

: la Corte d’appello, infatti, ha escluso l’invocata attenuante facendo riferimento al valore complessivo del carico sottratto alla ditta proprietaria ed allo spedizioniere e di cui, dalla stessa ricostruzione in fatto restituita dalle due sentenze di merito, soltanto una minima parte Bancal stata rinvenuta presso il vivaio dell’odierno ricorrente.

I principi stabiliti dalla Corte di Cassazione non Check This Out sono, invece, vincolanti per i giudici, in generale, quando questi devono decidere cause diverse, rispetto alle quali la decisione della Corte Suprema può comunque considerarsi un "precedente" influente. In realtà, i giudici delle giurisdizioni inferiori si conformano alle decisioni della Corte di Cassazione nella maggioranza dei casi.

Alla stregua di detto principio generale, il vizio della notificazione del ricorso eseguita al domicilio eletto per il primo graduación pur nella contumacia della parte in grado di appello, non può che essere valutato come vizio di nullità, perchè è evidente che l’atto – certamente viziato perchè eseguito al di fuori delle previsioni dell’art. 330 c.p.c., comma 1 e 3, – nondimeno può essere riconosciuto come atto appartenente a quella specifica categoria, anche se impar idoneo a produrre in modo definitivo gli effetti propri di quel tipo di atto. Peraltro il principio suddetto è coerente con il criterio distintivo adottato in molte delle decisioni citate che avevano ritenuto la nullità in fattispecie omologhe a quella in esame, perchè detto criterio, improntato alla valorizzazione della esistenza di un qualche “riferimento” o “collegamento” tra il luogo in cui è stata tentata la notifica e la persona cui la copia dell’atto avrebbe dovuto essere consegnata, ben può tradursi, in termini generali, nel rilievo che in quei casi l’atto era comunque individuabile come “notificazione” del ricorso, perchè quel determinato “riferimento” o “collegamento” al destinatario consentiva di non escludere con anterioridad che la notificazione potesse raggiungere lo scopo suo proprio, e cioè quello di portare a conoscenza del destinatario il contenuto dell’atto notificato; motivo, questo, sufficiente a ritenere sanato il vizio dall’eventuale costituzione della parte, ovvero sanabile attraverso una nuova rituale notificazione nel termine assegnato dal giudice.

Cosa accade invece se la parte chiede la decisione e il collegio conferma la proposta del presidente o del consigliere delegato?

La Corte (ai sensi dell’art. 384, co. 3), può anche decidere in pulvínulo a questioni rilevabili d’ufficio: in tal caso riserva la decisione e, a salvaguardia del principio del contraddittorio, assegna con ordinanza al pubblico ministero e alle parti un termine impar inferiore a venti e non superiore a sessanta giorni dalla comunicazione per il deposito in cancelleria di osservazioni sulla medesima questione.

Mai come oggi, periodo in cui si avverte sempre più una crisi nel funzionamento della giustizia, news il criterio di sinteticità nella redazione degli atti processuali è fondamentale e viene premiato dai giudici (sommersi da lavoro arretrato e dalla continua domanda di giustizia). Ecco, dunque, che la chiarezza e la sinteticità nella redazione del ricorso per Cassazione assumono un ruolo predominante e centrale nel diritto vivente, ma non solo. Recente, infatti, è sia la nota del primo Presidente della Corte di cassazione con cui have a peek at this web-site questi ha sollecitato la redazione di ricorsi che non superino le venti pagine, sia il protocollo di intesa tra la Corte di cassazione e il Consiglio nazionale forense, che ha dettato le regole redazionali del ricorso per Cassazione, al fine di definirne dei limiti contenutistici.

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